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Con la concessione da parte del Municipio dell’area per la costruzione della Palestra (dai verbali della S.G.T. n. 265 del 24 Marzo 1851), la strada che al lato nord ne delimitava i confini venne denominata "Contrada della Ginnastica". A questo proposito, nel volume: Torino… dentro la Cerchia Antica edito dal Centro studi Piemontesi, si legge: "Arteria aperta nel 1852, corrisponde all’attuale via Magenta, prese il nome dalla Società Ginnastica a cui tendeva, che aveva anche sede nel Corso Principe Umberto, 23 dove svolgeva su incarico della Città di Torino prima e dal Ministero dell’Istruzione Pubblica poi, le regolari lezioni per preparare le future insegnanti di Educazione fisica".
Nel 1880 assunse il nome di via Magenta.
Ecco cosa si legge nei verbali.
1844 - 8 luglio/7 agosto
Verbali n° 7-8-10-11-12-13-14
I verbali in argomento evidenziano le non poche difficoltà che dovette superare la Società per darsi una sede efficiente. Infatti, non disponendo di un locale (palestra) coperto e dovendo, del resto, sopperire alla necessità di poter svolgere l'attività anche con il cattivo tempo, i dirigenti pensarono di coprire con una tenda parte del terreno affittato. La cosa non fu tanto facile!
Una prima trattativa, per l'acquisto di un tendone, con la Società del Tiro a Segno non andò a buon porto. Non ebbero buon esito neppure i passi fatti con il Municipio al fine di ottenere un tendone di quelli usati per i balli pubblici.
Prevalse alfine l'idea di far costruire la tenda. Esaminarono dei campioni di tela ("… è preferita di filo") e ne acquistarono 665 rasi (al prezzo di 33 centesimi al raso); di questi 332 vennero fatti tingere (20 centesimi al raso) e poi passati sotto i rulli ("… per togliere le grinze"). Per la cucitura si rivolsero a una ditta di Genova con la quale trattarono l'acquisto di un "modulo" usato, a quanto è dato sapere, per la cucitura delle vele dei bastimenti. Il "modulo" (unitamente a 20 carrucole ??) risultò troppo costoso e di difficile esecuzione, venne pertanto scartato. A questo punto provarono a far cucire 10 pezze di tela insieme (sig. Hënger) per poi metterla in opera in via sperimentale. Non è dato a sapere quale sia stato l'esito di questa operazione; i verbali successivi non fanno cenno. (un raso corrisponde a mt. 0,60)
1845 - 3 gennaio - Verbale n° 34
A proposito delle due "scuole" di ginnastica tenute dall'OBERMANN al Valentino è probabile che si tratti della "Scuola Militare di Ginnastica" che fin dal 1833 occupò una dipendenza dell'omonimo castello utilizzando anche una "sterpaia" che si estendeva verso mezzodì. Nel 1837 anche la "Società del tiro a segno" si installò nelle dipendenze del castello. (Vedere "STORIA ANEDOTTICA E DESCRITTIVA DI TORINO" di Riccardo Gervaso - ed. Le bouquiniste - Torino pag. 132 del volume "Soste obbligate…").
Sempre su "Storia anedottica… volume A zonzo…" pag. 207 si legge che la Palazzina dei Glicini fu la prima sede della Società Ginnastica Torino nel …1843.
24 marzo 1851 - Verbale n° 265
Il Municipio concede alla società un'area di "ottanta tavole di superficie" in terreni dell'Antica piazza di San Secondo (fuori Porta Nuova). Durata della concessione: 20 anni - £ 500 all'anno. Tavola = mq 38,10