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Il 15 marzo 1898 si costituì a Torino la "Federazione italiana del Football".
Le adesioni furono quattro: "Genoa", "Internazionale Torino", "F.C. Torinese" e "Società Ginnastica di Torino". La nostra Società avrebbe iscritto la propria squadra al Campionato italiano di calcio sino al 1902.
Il primo Campionato fu fissato per l'8 maggio dello stesso 1898 da disputarsi in un'unica giornata al velodromo Umberto I di Torino (zona Crocetta nelle vicinanze dell'ospedale Mauriziano): in mattinata le eliminatorie, nel pomeriggio la finale.
Per celebrare l'evento, Franco Bernini ha scritto nel 2005 un volume dal titolo "La prima volta" in cui si racconta questo primo Campionato.
In un articolo su La Stampa di mercoledì 15 giugno 2005, il giornalista Gian Paolo Ormezzano sintetizza così il libro:
[…] A Milano i cannoni di Bava Beccarsi stanno sterminando il popolo che chiede pane a buon prezzo, gli echi arrivano sino a quel campo di calcio dove gentiluomini italiani e commercianti angloelvetici praticano quello strano gioco chiamato football. C'è persino pubblico, al pomeriggio si incassano 197 lire: una lira per entrare, una se si vuole una seggiola.
Ci sono le damine e le damazze del tempo, anche quella che è l'amante quasi ufficiale di un calciatore. […]
Quando un calciatore effettua una finta ci sono sussurri di disapprovazione. La finta è un gesto sleale, si cerca di ingannare l'avversario. Il regolamento però non la vieta, peccato.
In allegato puoi consultare l'articolo completo di Gian Paolo Ormezzano, tratto dall'archivio storico del quotidiano La Stampa.
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Quando la finta era vietata | 12.42 KB |